martedì 9 giugno 2015

No Scorie Trisaia. Deposito nazionale scorie: Nuove mappe divulgate dal deputato sardo Pili



Il 7 giugno 2015 è in atto una mobilitazione generale della Sardegna contro il deposito nazionale di scorie nucleari da parte di associazioni, cittadini e istituzioni in attesa del 15 giugno, giorno in cui dovrebbe essere pubblicata la rosa dei siti candidati a ospitare il futuro deposito nazionale di scorie nucleari da parte dei ministeri competenti. Il governo ha rinviato volutamente la pubblicazione dei siti a dopo elezioni amministrative.  I sardi temono il deposito nazionale e oggi si fermeranno alle ore 11 facendo suonare allarmi, sirene, ma anche le campane delle chiese in tutta la Sardegna. Manifestazioni sono previste in più piazze per il "Nonucle die” organizzata dal comitato Nonucle-Noscorie sardo. Flash mob organizzati, le squadre sportive oggi scenderanno in campo con la bandiera no nucle mentre le istituzioni esporranno le bandiere del coordinamento Noscorie sulle proprie sedi. E’ stato chiesto agli studenti sabato mattina alle ore 11 di far squillare i propri telefonini nelle classi anche contro la volontà dei propri presidi.   (http://www.sardiniapost.it/politica/nucleare-il-7-giugno-manifestazione-contro-il-deposito-scorie-nellisola/). . Il deputato sardo Mauro Pili mostra le mappe che destinerebbero la Sardegna a ospitare il sito nazionale delle scorie nucleari. Sono tre le mappe che secondo il deputato accompagnerebbero la documentazione per la scelta della Sardegna ,  sono quelle della sismicità, delle frane  e una terza  su fonti  sismogenetiche   che secondo Pili  è della Nasa ,lo fa direttamente dal social fb   https://www.facebook.com/pages/Mauro-Pili/197371640291789 ,  la notizia è riportata su numerose testate sarde  e nazionali. Le mappe sono abbastanza chiare, le altre aree potenzialmente interessate restano per esclusione in base a questi criteri , la Puglia ai confini della Basilicata, la Campania, il Lazio, la Toscana e il Piemonte. L’area della Puglia ai confini della Basilicata, in particolare quella  dell’alta murgia continua  a rimanere nelle combinazioni  delle  mappe  a partire da quella diffusa nel 2010  sulle  testate nazionali per i  siti potenzialmente idonei alla realizzazione del deposito nazionale di scorie  (smentita da Sogin) . D’altronde l’Italia fisica non cambia negli anni , ma cambia la conoscenza  che dovrebbe migliorare la sicurezza e la  qualità di vita delle popolazioni , magari  studiando come  ridurre il potenziale radioattivo delle scorie nucleari ed evitare di costruire depositi millenari.

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