venerdì 31 luglio 2015

Consiglio comunale. Discussione sui nuovi principi contabili


POLICORO – Venerdì 13 giugno è stata convocata la massima assise comunale con due punti all’ordine del giorno relativi a problemi di natura contabile. In particolare il secondo punto  riguardava il disavanzo straordinario del Comune che l’assessore al ramo, Massimiliano Scarcia (Trenta –centro destra), ha quantificato in quasi 4 milioni di euro. Si tratta, ha affermato nella sua relazione, di un debito tecnico derivante dai nuovi principi contabili imposti dall’Ue ai Paesi membri introdotti nel 2015 che vanno nella direzione di una armonizzazione contabile dei bilanci degli enti locali. Quindi nessun tipo di allarmismo in quanto i conti comunali sarebbero sotto controllo. Nel merito ha parlato delle poste di bilancio che devono essere inserite in entrata seguendo il principio di cassa, ovvero quando sono certe che il Comune le ha riscosse/incassate per dare certezza così ai possibili debiti che pesano sui conti pubblici. Nel caso del Comune di Policoro i circa 4 milioni riguardano i debiti consolidati del passato rientranti in fondi vincolati e in quello dei crediti di dubbia esigibilità che il Comune difficilmente riuscirà ad incassare. Per ripianare questo debito l’Amministrazione ha previsto di inserire per 30 anni in bilancio una “rata” di circa 130 mila euro che potrebbe anche diminuire nel caso in cui riuscirà ad azzerare i residui passivi (entrate accertate e non riscosse) dell’Ente. Il sindaco Rocco Leone ha spiegato che i bilanci non si fanno più prevedendo entrate che poi a consuntivo risultano inferiori non facendo, di conseguenza, quadrare più i conti. La maggioranza di centro destra ha votato a favore, la minoranza presente contro. Il consigliere di maggioranza, Giuseppe Ferrara, ha dichiarato che Policoro non fa parte del partito regione, nel senso che non riceve nessuna forma di agevolazione come altri Comuni amministrati dal centro sinistra, facendo riferimento per esempio a Pisticci.

Gabriele Elia

La vertenza Oro hotel si sposta in Prefettura


POLICORO – La vertenza Oro Hotel si è spostata sul tavolo del Prefetto di Matera, Dott.ssa Bellomo. Nei giorni scorsi le ex maestranze della struttura turistica ubicata in via Lido a Policoro hanno inviato una missiva all’ufficio territoriale del Governo per chiedere aiuto ad una delle massime autorità di Governo sul territorio. Nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi i firmatari della missiva, poco meno di trenta, hanno illustrato al Prefetto la loro situazione creditoria nei confronti della ex proprietà, la Gescom, che risulterebbe fallita, a loro dire, e sostituita poi negli anni con altre società, ultima della quale Piramide Srl che tutt’ora risulta proprietaria dell’hotel. Gli ex lavoratori sostengono di vantare crediti, alcuni anche di 40 mila euro, poiché negli ultimi anni e fino a qualche mese fa non percepivano lo stipendio, tanto da essere stati costretti a lasciare il posto di lavoro dalla scorsa primavera. Nella loro lettera spiegano alla dott.ssa Bellomo che dal 2008, anno in cui c’è stato il cambio di proprietà da un imprenditore di Policoro ad uno pugliese che farebbe capo a Raffaele Labarile, fino al 2012 gli stipendi venivano pagati regolarmente e la struttura generava utili. Poi vari passaggi di proprietà da una società all’altra, sempre con la supervisione di Labarile, questo a loro dire, senza una spiegazione plausibile avrebbe incrinato il rapporto tra proprietà e maestranze tanto che queste ultime oggi sono senza lavoro (o nella migliore delle ipotesi precarie in altri settori) e con crediti la cui esigibilità è a rischio. Infatti nella missiva spiegano che ci sarebbe stato anche un tentativo di conciliazione presso la direzione provinciale del lavoro di Matera, alla quale però la controparte non si sarebbe presentata. A questo punto intraprese tutte le strade legali per far valere i loro diritti, sempre a loro parere, l’ultima è stata quella dell’incontro nel palazzo del Governo dal quale sarebbe emerso che il Prefetto ha preso a cuore la situazione di questi ex dipendenti dell’Oro hotel invitando le autorità preposte a fare la propria parte per le rispettive competenze per chiudere la vertenza lavorativa il prima possibile e nel migliore dei modi: tutelando i diritti della parte più debole. Non è esclusa come ipotesi ultima quella di un tavolo concertativo tra le parti presso il Municipio di Policoro convocato sempre dal Prefetto. Se anche questa mediazione dovesse fallire gli ex lavoratori non escludono forme di protesta più eclatanti, tra cui incatenarsi fuori la struttura turistica.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

Marino primo sul Pollino nella sua categoria



POLICORO - Le gare nella propria regione portano bene al biker Pasquale Marino,  che continua a vincere. Infatti  dopo la vittoria di Viggiano conquista un altro primo posto a Terranova del Pollino, nella “Gran fondo del Pollino”, manifestazione di Mountain bike giunta alla 15° edizione e che continua a crescere di anno in anno dando ragione ai continui miglioramenti e sforzi organizzativi che il team Pollino bike di San Severino lucano riesce a mettere in atto. Per la tipologia del territorio, ricordiamo che siamo nell’area del “Parco Nazionale del Pollino, la gara è considerata da tutti la più dura del centro Sud Italia e quest’anno erano complessivamente oltre 800 gli iscritti alla manifestazione suddivisi nei tre percorsi proposti dal comitato organizzatore: il Marathon di 65 km e oltre 2200 mt di dislivello, il Medio di 45 km e 1800 mt di dislivello, il corto escursionistico di 30 km e 1200 mt di dislivello. Sono 4 gli atleti del team “Heraclea Bike – Marino Bici & Sport, che partecipano alla manifestazione, con Pasquale Marino e Antonio Manolio iscritti nel percorso medio, mentre Crucinio e Favale nel percorso corto. Da subito la prova di Pasquale Marino sembra prendere il verso giusto con una buona sensazione di freschezza nella gestione delle forze, con le prima salita appena fuori il centro abitato di Terranova che già delinea le posizioni dei migliori biker con Marino che subito si piazza nelle prime posizioni del gruppo del percorso medio, ed in prima posizione di categoria, raggiungendo e superando anche molti degli atleti del percorso lungo partiti 2 minuti prima. Tutta la gara si è svolta con regolarità, solo nelle lunghe e tecniche discese, Marino veniva avvicinato o raggiunto ed in alcuni casi superato dai più bravi in discesa, ma si sa come più volte lui stesso ha dichiarato in discesa non è molto spericolato, quindi preferisce rallentare piuttosto che rischiare cadute rovinose, per poi recuperare in salita dove riesce a fare la differenza rispetto ai suoi avversari. La prova finisce dopo i 45km percorsi in 2h e 48 minuti in 17° posizione assoluta e primo di categoria dei 132 classificati; discreta anche la prova di Manolio che conclude in 104° posizione e 21° di categoria; buone anche nel percorso corto le posizione degli altri due alfieri del’Heraclea Bike – Marino bici & sport con il giovane Francesco  Favale che si piazza 3° e Francesco Crucinio 39°.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

mercoledì 29 luglio 2015

Vicenda Pascucci. Condanna ad un anno e sei mesi per un medico

POLICORO - Il tribunale di Matera ha condannato nei giorni scorsi ad un anno e sei mesi il ginecologo C.C. in seguito alla morte, dopo il parto con taglio cesareo, avvenuta qualche anno fa presso il nosocomio di Policoro della giovane donna di Bernalda Rosanna Pascucci.

Ospedale Policoro, Castelluccio: situazione al collasso

“Avevo messo in guardia l'Assessore Franconi – dice Castelluccio - e i dirigenti dell'Asm sulle problematiche specie di organico dell'ospedale di Policoro aggravate nella stagione estiva con la presenza nelle località turistiche del Metapontino di circa 100mila persone. L’altra notte si è puntualmente verificato quello che temevo: dopo la morte improvvisa del ragazzo di Torre del Greco ospite con la famiglia in un villaggio della costa metapontina, in numerosi si sono rivolti al Pronto soccorso dell'ospedale di Policoro per farsi visitare e, comunque, per essere tranquillizzati a seguito della diffusione incontrollata di notizie sulle cause del decesso dello sfortunato ragazzo”. “Di fronte ad un'utenza così massiccia – rileva Castelluccio - le poche unità mediche ed infermieristiche in servizio (1 medico e due infermieri a turno) hanno fatto complessivamente in poche ore 123 visite ed hanno avuto grandi difficoltà nel gestire la situazione che si è fatta ingestibile per la presenza di utenti e familiari che hanno di fatto assediato l'ospedale. Intanto, si pone una questione di emergenza: in attesa dell’autopsia e poichè ci vorranno, comunque, settimane per chiarire le cause della morte improvvisa del ragazzo, le autorità sanitarie con il coinvolgimento diretto dell'Asm non possono lasciare in queste ore soli i sanitari di Policoro come hanno già fatto. Chiedo, pertanto – dichiara Castelluccio - le dimissioni dell'assessore Franconi e del dirigente Quinto per incapacità dimostrata e al presidente Pittella di riferire in Consiglio specie dopo la visita lampo (a questo punto visita farsa) che la Franconi ha compiuto il 15 luglio scorso e di acquisire tutte le informazioni dal dirigente Asm, Pietro Quinto, su quali iniziative e provvedimenti sono stati messi in atto”. “Non si può più far finta di nulla – rimarca Castelluccio - e sminuire ogni cosa come ha fatto lo stesso Quinto, pensando di risolvere con un comunicato di replica a me, gli storici problemi di potenziamento di Policoro attraverso un semplice spostamento temporaneo presso il presidio jonico di professionalità infermieristiche, in special modo da strutture prive di degenti o ricorrendo al rinvio delle ferie del personale in servizio a dopo settembre. Questa volta la sottovalutazione del ruolo e delle funzioni dell’ospedale che necessita di provvedimenti molto più significativi dei collegamenti verticali per agevolare i servizi di spostamento di personale, degenti e merci, superando quelle che lo stesso assessore e i dirigenti dell’Asm sono costretti a riconoscere rappresentano antiche difficoltà, non ammette interventi tampone e richiede l'individuazione di responsabilità perchè chi ha sbagliato sia rimosso dall'incarico politico e di dirigente dell'Asm. In discussione per me – afferma il consigliere di Forza Italia - non è mai stato il lavoro di medici e personale sanitario dell’ospedale che già hanno dato prova di sacrifici personali ed attaccamento all’utenza. Colgo l'occasione per un pubblico riconoscimento e il ringraziamento per il lavoro intenso di queste ore del personale del P.O. e di tutto l'ospedale. Sono da chiarire – ribadisce Castelluccio - le politiche che la Regione intende assumere per l’ospedale al servizio di una delle più popolose città della Basilicata per numero di residenti che sommato a quello dell’utenza comprensoriale è di fatto, dopo il San Carlo a Potenza e l’ospedale di Matera, il terzo polo ospedaliero lucano”. “Persino la mia sollecitazione di prolungare l’attività del presidio di Polizia per prevenire gli episodi che si sono verificati in passato di aggressione a medici – conclude Castelluccio - alla luce di quanto accaduto l’altra notte, è ancora più urgente ed è ancora più intollerabile che il dirigente dell'Asm l'abbia bollata burocraticamente come questione che non dipende dall’Asm scaricando la responsabilità, come da abitudine consolidata, su altri. Infine anticipo l'iniziativa dell'on. Cosimo Latronico di valutare la proposta di una commissione di indagine parlamentare”.

Asm: Pronto soccorso Policoro, situazione di assoluta normalità

La situazione al pronto soccorso di Policoro è di assoluta tranquillità. E' la dichiarazione a caldo rilasciata dal direttore sanitario dell'Asm, Andrea Sacco dopo l'ennesima, ripetuta, preoccupazione a giorni alterni sul pronto soccorso. Timori che, pur nelle oggettive difficoltà legate alla non completa presenza organica e all'incremento di utenti per via del turismo, non trovano conferma nei numeri e nella situazione di fatto. Occorre, anche in questo caso, fornire qualche dato per sgombrare il campo dai soliti fraintendimenti e da numeri assolutamente non riscontrabili. Innanzitutto dalle otto di ieri sera sabato 25 luglio alle otto del mattino di oggi domenica 26 luglio, il numero degli interventi è stato di 40 utenti. "Di questi" precisa il responsabile del pronto soccorso, il dottor Rocco di Leo, "ben l'85% era per un codice verde, quindi per situazioni assolutamente tranquille e facilmente risolvibili". Non corrisponde al vero, inoltre, che in servizio ci sia un numero limitato di medici ed infermieri. Per ogni turno mattutino, pomeridiano e notturno ci sono almeno tre infermieri e due oss oltre al medico di turno al pronto soccorso. Circostanza di assoluto rilievo è che il medico del pronto soccorso, ad esempio nella giornata di oggi domenica, ha a disposizione almeno sette altri medici presenti nell'ospedale di Policoro ed appartenenti a tutte le specialità mediche più importanti e di supporto all'emergenza: ad esempio animatore, cardiologo, pediatra, ginecologo. Dunque in ogni momento della giornata e sette giorni su sette all'ospedale di Policoro vi è personale infermieristico e medico specializzato pronto ad intervenire efficacemente in qualunque momento. Né si dimentichi che accanto al pronto soccorso c'è la guardia medica, che coadiuva i sanitari nello smistamento dei codici bianchi. In più è presente in zona una rete capillare di ambulanza del 118, per le situazioni più impellenti. Ma la ASM ha anche attivato guardie mediche a Metaponto e a San Basilio. È pur vero che gli organici non sono al gran completo, ma l'azienda, come già ampiamente e ripetutamente spiegato in altri comunicati, ha potenziato gli organici al pronto soccorso e "sta assicurando le sostituzioni" -ricorda il direttore sanitario dell'ospedale di Policoro Franco Dimona "con trasferimenti temporanei dall'ospedale di Tinchi ed altre strutture aziendali. La situazione è tranquilla e sotto controllo". Quanto ai medici, sia il primo avviso pubblico per  medici di pronto soccorso sia il secondo non hanno prodotto candidature utili, con ogni probabilità perché si tratta di offerta di contratti di lavoro a tempo determinato. Sta, intanto, per essere completato il concorso per l'assunzione di ben quattro medici di medicina d'urgenza e di accettazione, con assunzioni a tempo indeterminato che, si spera, riusciranno finalmente a trovare candidati disposti ad accettare offerte di lavoro. In più, il management ha realizzato numerosi interventi organizzativi per potenziare gli organici durante il periodo estivo. Ad esempio è stata sospesa la concessione dei part-time, è stato differito il termine di inizio di eventuali aspettative richieste dal personale dipendente, è stata richiesta la collaborazione di altre autorità per la verifica e lo smascheramento di situazioni di malattia o di permessi per legge 104 fruiti in modo truffaldino. E nemmeno, quando si parla di personale in azienda sanitaria, si può far finta di dimenticare che esistono leggi nazionali e regionali con ben precisi limiti di spesa da rispettare. Ciononostante l'azienda con accorte e ben mirate azioni, pone il pronto soccorso di Policoro nella condizione di essere perfettamente operativo e del tutto fruibile dai numerosissimi residenti e turisti che affollano le spiagge ioniche. I numeri degli interventi che quotidianamente vengono richiesti al pronto soccorso, così come le prestazioni rese da medici e personale sanitario, dimostrano, dati oggettivi alla mano, che il procurato allarme è del tutto destituito di fondamento. Relativamente al caso del bambino purtroppo deceduto qualche giorno fa, è bene rimarcare -fanno sapere il medico legale e l'anatomo patologo aziendali- che è un caso di ipertermia è che la meningite è una ipotesi pressoché impossibile più che remota. Non corrisponde a verità che il pronto soccorso sia stato preso d'assalto da gente preoccupata. Alcuni turisti vi si sono effettivamente recati, ma sono stati subito tranquillizzati. In ogni caso le strutture aziendali stanno procedendo, come sempre, a verificare che non si tratti di ipotesi a rischio per la collettività. Di certo non si può pensare di adoperare il pronto soccorso come ufficio informazioni su un eventuale caso di meningite. "Stiamo facendo al meglio il nostro dovere" ha concluso il Direttore sanitario Andrea Sacco, "se poi qualcuno ritiene che il pronto soccorso debba essere inondato di personale per non si comprende bene per quali catastrofi fronteggiare, bene noi non ci stiamo e non ci prestiamo al chiacchiericcio. Quanto infine al posto di polizia, non può che ribadirsi, ancora una volta, che non spetta all'azienda sanitaria imporre al ministero dell'interno di distaccare un agente di polizia fisso presso il pronto soccorso di Policoro. Né possiamo firmare ordini di servizio con cui imponiamo all'agente di polizia di rimanere a Policoro oltre le ore eh già garantisce tutte le mattine".

Confapi su Zona Artigianale D1 di Policoro


Una delegazione di imprenditori di Policoro, guidata dal consigliere di Confapi Matera Giovanni Grassani, ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Policoro, Rocco Leone, e l’assessore alle Attività produttive, Domenico Bianco, per discutere dello stato dei servizi nella zona artigianale D1 del centro jonico. Lo rende noto Confapi Matera. “Sono quasi 30 anni  - si legge nella nota - che gli imprenditori dell’area, si battono per ottenere migliori servizi e infrastrutture di base, come la fogna, l’acqua, il collegamento ad internet, la rete del gas, una viabilità decente e altro. Dall’incontro è emerso che alcuni passi avanti sono stati fatti, come per esempio la pubblica illuminazione e la rete idrica; molto altro tuttavia resta ancora da fare per dare dignità ad un’area produttiva densa di attività economiche. Il problema più serio resta la mancanza della fogna, i cui lavori sono interrotti da alcuni anni. In proposito i rappresentanti di Confapi hanno accolto con favore la notizia di un nuovo progetto che il Comune, di concerto con Acquedotto Lucano, sta approntando al fine di superare lo stallo. Sarà fondamentale che la Regione inserisca l’opera fra le priorità della prossima programmazione. Altri temi in discussione hanno riguardato il decoro dell’area, cioè la manutenzione delle strade, la sistemazione del verde e la realizzazione dei marciapiedi, per cui il sindaco di Policoro si è impegnato a reperire le risorse finanziarie necessarie. Rilevante è anche la questione della viabilità. In proposito Confapi ha eccepito l’assenza di uno svincolo sulla strada statale Jonica che consenta di accedere direttamente all’area artigianale senza dover passare dalla città. Tra le priorità dell’Amministrazione Comunale c’è anche la questione della sicurezza stradale dei tratti critici della 106, come il completamento delle complanari tra Scanzano e la Sinnica, il rafforzamento delle barriere per evitare i salti di corsia e la predisposizione di barriere antiacustiche. Da ultimo, Confapi ha evidenziato la necessità che gli operatori telefonici investano nell’area per rendere possibile il collegamento Internet alla rete Adsl, diventato ormai un’infrastruttura di base irrinunciabile per la competitività delle aziende. Confapi Matera ha ribadito al sindaco Leone e all’assessore Bianco la propria disponibilità a supportare l’Amministrazione Comunale per dirimere le questioni”.

sabato 25 luglio 2015

Forza Italia: "Stop alle vittime delle complanari"

POLICORO - Il Consigliere Provinciale Gianluca Modarelli e Domenico Bianco Assessore alle Attività Produttive della Città d'Ercole, attraverso atti scritti, richiedono il collegamento delle complanari della SS. 106 Jonica e lavori di messa in sicurezza stradale dei tratti critici. “Nessun proclamo politico, le problematiche si affrontano con atti scritti” è quanto dichiarano il Consigliere Provinciale Gianluca Modarelli e l'Assessore alle Attività Produttive Domenico Bianco, entrambi  di Forza Italia , in merito la questione collegamento delle complanari della SS. 106 Jonica, tratto Policoro – Scanzano Jonico e Policoro – Nova Siri, inoltre  in merito i lavori di messa in sicurezza stradale dei tratti critici inclusi nel Comune di Policoro; nello specifico quello pertinente la Zona Artigianale.

“L'indifferenza può' generare altre vittime se non si risolve subito il problema del collegamento delle complanari della SS.106,” continuano Modarelli e Bianco puntando il dito sull'ultimo episodio di cronaca che ha visto spegnersi, in seguito un incidente stradale, una coppia di rumeni in sella ad una bicicletta proprio lungo la SS. 106 fra Scanzano Jonico e Policoro. La coppia, tra l'altro, lascia due figli; altresì, i forzisti ricordano l'incidente avvenuto esattamente l'anno precedente, stessa data, luogo e modalità', di un'altra vittima originaria di Policoro. Non solo, il 20 Maggio 2015 un'altra tragedia si e' sfiorata nei pressi del Centro Commerciale “Heraclea”, sempre lungo la statale Jonica, laddove un camion dopo aver tamponato e travolto un camper, ha costeggiato il guard rail, precipitando sulla complanare di servizio. Modarelli e Bianco ancora dichiarano: ” La Citta' di Policoro non può' essere interdetta al traffico cosiddetto leggero di ciclisti e motoveicoli di piccola cilindrata per l'assenza dei collegamenti delle complanari con il Comune di Scanzano Jonico e Nova Siri, né tanto meno la SS. Jonica può restare non sicura agli autoveicoli, camion e tutti coloro che vi transitano nel tratto che collega i Comuni nominati”. Molti studenti che frequentano le Scuole Secondarie di Policoro, originari dei Comuni di Scanzano Jonico e Nova Siri, soprattutto nei periodi estivi, si recano, alla sera, nella  Città di Policoro con i mezzi di cui dispongono in assenza di un sistema di trasporto pubblico collettivo che collega le realtà cittadine. Considerato che i mezzi di cui dispongono i ragazzi sono ciclomotori e biciclette viene da sé pensare a quali rischi si espongono nel transitare sulla statale SS.  106 Jonica. Per tali ragioni, il Sindaco Rocco Leone, l'Assessore Domenico Bianco e il Consigliere provinciale Modarelli hanno richiesto all'Anas, al Compartimento della Viabilità per la Basilicata, al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, alla Regione Basilicata, alla Provincia di Matera, d'intervenire urgentemente sulla questione, al fine di consentire l'unione tra le Città di Scanzano e Policoro e Nova Siri e Policoro attraverso percorsi paralleli alla strada statale SS.106 ed evitare ulteriori vittime.

Ricorso al Tar di Cittadinanzattiva contro il nomina assessorile di Domenico Bianco

POLICORO - Nei giorni scorsi l'associazione di Policoro Cittadinanzattiva di Maria Antonietta Tarsia, tramite il legale Antonio Rizzo, ha depositato al Tar di Basilicata il ricorso contro il decreto di nomina di Domenico Bianco, di fine maggio, assessore comunale. Secondo il ricorso sarebbe stata violata la legge Del Rio che impone la presenza nelle Giunte comunali di almeno 2 donne. Il Comune resisterà in giudizio facendo valere tra le proprie ragioni quella che la legge Del Rio è successiva alle elezioni del 2012 e che trai banchi del Consiglio comunale non ci sono donne elette dopo le dimissioni di Veronica Lapadula e Livia Lauria.

Covata di tartarughe monitorato dal Wwf di Policoro




POLICORO – Lo scorso 2 luglio il Centro recupero tartarughe marine del Wwf, sito nel bosco Pantano del centro jonico,  è stato allertato dalla Capitaneria di Porto di Taranto riguardo la segnalazione del rinvenimento di tracce di tartaruga marina sulla spiaggia del Comune di Lizzano (Ta) effettuata dalla Sig.ra Saracino Anna Maria. Così Colucci Antonio, Responsabile Gruppo di Lavoro Progetto Tartarughe, e la Dott.ssa Ottone Erika Medico Veterinario Responsabile Attività Sanitarie Progetto Tartrughe, insieme con la Capitaneria di Porto, si sono recati sul posto. All’arrivo sul sito le tracce erano ormai quasi del tutto cancellate dalle impronte prodotte dai bagnanti, fortunatamente la spianata risultava essere integra in quanto monitorata attivamente dalla Sig.ra Saracino. Come da protocollo sono stati annotati i dati della larghezza della traccia, la distanza della spianata dalla battigia e dalla duna. Con l’aiuto della Capitaneria di Porto di Taranto è stata delimita l’area con un nastro e paletti, in attesa di operatori comunali in supporto per la realizzazione di un presidio fisso. Alle ore 19,30 si è proceduto alle operazioni di verifica dell’effettiva presenza delle uova, di acquisizione delle coordinate GPS, di triangolazione del nido e con il supporto del Sindaco Dario Macripò e Vicesindaco Gianfranco Bottazzo del Comune di Lizzano, del Comando di Polizia Municipale e della Protezione Civile, si è proceduto alla messa in sicurezza dell’area di deposizione come da linee guida nazionali. Il sito, nei prossimi sessanta giorni verrà coordinato dai responsabili di progetto del Centro policorese per tutto il periodo di incubazione delle uova grazie alla collaborazione del Comune di Lizzano, della Capitaneria di Porto, del Comando di Polizia Municipale, della Protezione Civile, dei volontari del Wwf Taranto, dalla Sig.ra Saracino e da tutti i cittadini vicini alla tematica e consapevoli della straordinarietà dell’evento.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

venerdì 24 luglio 2015

MT, RIUNIONE DEL COMITATO PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA

Mercoledì 22 luglio prossimo, alle ore 10,30, il Prefetto della Provincia di Matera, dott.ssa. Antonella Bellomo, presiederà una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sulla scorta delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno, per individuare iniziative coordinate finalizzate a prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione, che nel periodo estivo assume dimensioni di maggiore spessore sui litorali in prossimità degli stabilimenti balneari e nelle zone di particolare pregio artistico, culturale ed architettonico. Alla riunione parteciperanno, oltre ai Vertici delle Forze di Polizia, il Comandante della Capitaneria di Porto di Taranto, il Presidente della Provincia, i Sindaci dei Comuni di Matera, Bernalda, Nova Siri, Pisticci, Rotondella, Scanzano Jonico e Policoro, i Presidenti provinciali della Confcommercio-Imprese per l’Italia, della Confesercenti e della Federconsumatori. Nel corso dell’incontro sarà esaminata l’iniziativa promossa dalla Federconsumatori della provincia di Matera, organizzata nel Capoluogo per il 31 luglio prossimo, denominata “Io sono l’originale” consistente in una campagna di sensibilizzazione e di informazione indirizzata ai cittadini, indirizzandoli verso una cultura del consumo più consapevole e tutelata. In seguito, alla presenza anche del Capo Compartimento Anas, del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e del Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Matera, saranno esaminate le attività da predisporre a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e per contenere il fenomeno dell’incidentalità stradale in occasione del pieno avvio della stagione estiva, soprattutto nei giorni di grande esodo.

Trivelle in mare, nota dei segretari dei circoli Pd Metapontino

Dando seguito alle iniziative politiche che hanno determinato il Consiglio Comunale di Scanzano Jonico, cui hanno partecipato tutti i sindaci della provincia di Matera il 14 scorso, i segretari dei Circoli del Partito Democratico del Metapontino - D'Agostino di Policoro, Scarnato di Scanzano, Negro di Pisticci-Marconia, Chiurazzi di Nova Siri, Santoiemma di Montalbano, Montesano di Rotondella, Ventimiglia di Valsinni e Paradiso di Bernalda - riunitisi presso la sede del Partito di Policoro, alla presenza del segretario provinciale Bellitti, hanno ribadito la propria posizione di netta contrarietà  alle trivellazioni nel mar Jonio e, più in generale, alle estrazioni petrolifere in Basilicata. "Quella contro le trivelle nel mar Jonio - hanno precisato i segretari - è una battaglia che non può e non deve essere ritenuta né di nicchia né di parte. Essa ha un interesse che travalica anche i confini regionali, perciò, a partire dalle popolazioni che si affacciano sullo Jonio, deve vedere coinvolto tutto il popolo lucano senza distinzione di sorta. A giudizio dei segretari democratici, attesa la peculiarità  italiana, il no alle trivellazioni nel mar Jonio va esteso all'intera costa mediterranea e portando a sintesi le istanze di più regioni del territorio nazionale, deve mirare ad un intervento  determinato e risolutivo della Unione Europea volta ad inibire iniziative autorizzative di un singolo paese, superando di fatto la giurisdizione nazionale nel merito specifico. In merito alla posizione della Regione Basilicata che, a differenza di Calabria e Puglia non ha impugnato l'art. 38, i segretari evidenziano che dopo la condivisibile iniziativa tesa ad un proficuo e celere accordo di mediazione con il governo nazionale, nel contesto attuale, ritengono necessaria ed indifferibile un'azione istituzionale promossa dal presidente Pittella che, d'intesa con le comunità locali, porti ad un nuovo patto col Governo che preveda in particolare azioni tese a garantire il diritto alla sicurezza, alla salute ed all'ambiente". I Circoli del PD, ritengono che "una battaglia di tale rilevante importanza, necessita di un dialogo continuo e costante tra il mondo politico-istituzionale e quello associativo. Serve recuperare la necessaria convergenza al fine di assicurare maggiore vigore ed efficacia all'azione intrapresa. In tale ottica non sono ammissibili, perché non utili allo scopo, accelerazioni singole e soprattutto strumentalizzazioni di parte. Necessitano azioni che mirano unicamente alla tutela ed allo sviluppo della Basilicata ed ai diritti del popolo lucano". Proprio nello spirito di una più larga convergenza ed univocità di obiettivi, i segretari del Pd auspicano che "i sindaci di tutti i Comuni dell'arco jonico, dopo aver fatto approvare dai rispettivi Consigli comunali il medesimo documento approvato in sede congiunta a Scanzano J., adottino una ordinanza, secondo il principio di precauzione, contro la ricerca di idrocarburi solidi e gassosi analogamente a quanto già  fatto dal Sindaco del Comune di Trebisacce. Allo scopo di attestare il principio democratico di coinvolgimento e condivisione di scelte ricadenti nella sfera di interesse dei cittadini, lo strumento referendario rappresentare una iniziativa estrema ma non da escludere". In tale direzione i Segretari dei Circoli PD del metapontino, dopo aver auspicato la convergenza di un numero sufficiente di Regioni in tal senso, dichiarano "da subito la loro adesione ad altre iniziative referendarie tese a raggiungere l'obiettivo proposto". I segretari democratici metapontini precisano, infine, che "tutte le loro istanze saranno sottoposte all'attenzione della segreteria nazionale del Partito al fine di ribadire il senso di appartenenza allo stesso ma che ciò non può anteporsi alla difesa dei diritti dei territori rappresentati".

Policoro, Gruppo Trenta su focus "Matera-Metapontino"

 “Un unico territorio unito dalla cultura in un percorso stellare che attraversa l'intera Regione, nella quale Policoro ed il Metapontino ne sono un punto strategico. Una nuova lucanità che parta dalla cultura e dalla nostra capacità di renderla il nuovo motore occupazionale della Regione”. Lo sottolinea il gruppo Trenta di Policoro che ha organizzato giovedì scorso un focus al quale ha partecipato anche  il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. “Matera-Metapontino asse della sfida turistica lucana” è stato il tema dell'incontro che ha visto una grande partecipazione da parte degli addetti ai lavori. Per il Gruppo Trenta  la visione applicata all'esperienza amministrativa di questi anni, incontra finalmente le dinamiche del territorio, rendendo Policoro ed il Metapontino, un area pronta per cogliere le tante opportunità dei prossimi anni.

lunedì 20 luglio 2015

Direttore Asm Quinto su visita Franconi ospedale di Policoro


Il direttore generale dell'Azienda Pietro Quinto ha espresso piena soddisfazione e ha ringraziato l'assessore regionale Flavia Franconi per la visita a sorpresa compiuta all'Ospedale di Policoro nella mattinata del 15 luglio. "Siamo lieti" ha detto il manager "che l'assessore abbia potuto verificare direttamente lo stato avanzato dei lavori di ammodernamento complessivo dell'ospedale e, in particolare, della pressoché totale messa in sicurezza del percorso nascita". L'assessore Franconi, nel prendere atto delle misure organizzative che hanno consentito all'Azienda di rinforzare gli organici del Pronto Soccorso di Policoro e della più corretta assegnazione del personale infermieristico ai reparti, - sottolinea la nota dell'ufficio stampa dell'Asm -  ha chiesto e autorizzato il direttore Quinto ad adottare tutte le azioni necessarie alla più funzionale gestione delle professionalità sanitarie, anche ricorrendo ad ordini di servizio temporanei che consentano di spostare per alcune settimane infermieri dai reparti privi di degenti al Pronto Soccorso e alle altre strutture sanitarie di Policoro. Il direttore generale ha perciò dato mandato al direttore sanitario del P.O. di Policoro, Francesco Dimona, di procedere immediatamente al reperimento e allo spostamento temporaneo presso il presidio jonico di professionalità infermeristiche, in special modo da strutture prive di degenti. "Compatibilmente con i vingoli normativi nazionali e regionali in tema di assunzioni -ha concluso Quinto- stiamo potenziando in vari step il P.O. di Policoro ed il pronto soccorso, sia con nuovi inserimenti sia con assegnazioni temporanee ed in via d'urgenza. Ringraziamo l'assessore Franconi per la visita e per la completa condivisione delle azioni di efficienza che l'Azienda sta portando avanti da alcuni mesi, in primis con l'oculata assegnazione del personale infermieristico nei reparti operanti su 2 o 3 turni di servizio in base alle reali potenzialità di ciascun professionista".

domenica 19 luglio 2015

La Regione ritarda i contributi ai talassemici


POLICORO – L’assessora alle Politiche sociali del Comune di Policoro, Stefania Albanese (Fi) e il consigliere provinciale e comunale, sempre della città jonica e dello stesso partito, Gianluca Modarelli, lanciano l’allarme sui mancati contributi agli affetti da talassemia, nefropatia ed emofilia: “La Regione Basilicata con legge regionale (L.R.) 26.7.1982, n. 22 così come modificata ed integrata dalla L.R. 4.9.1989, n. 26, ha istituito le ‘Provvidenze in favore dei cittadini affetti da talassemia, nefropatia, emofilia’. Con determinazioni dirigenziali del Dipartimento Salute, la Regione Basilicata provvedeva a liquidare al comune i fondi a favore delle persone affette da talassemia e nefropatia, somme che consentirono di saldare i contributi dovuti per Gennaio e Febbraio 2014. Da allora il vuoto. Il Comune di Policoro, nonostante le ristrettezze economiche, grazie alla sensibilità del primo cittadino Rocco Leone (FI) è sempre riuscito a garantire l’anticipazione dei fondi ai suoi concittadini, (62 tra nefropatici e talassemici) fino ad agosto 2014, poi per via del patto di stabilità non più. Questa è una vera e propria emergenza che non può essere surclassata da altre questioni, seppur di rilievo, perché siamo di fronte ad un grave disagio che coinvolge non solo i soggetti affetti dalle patologie di cui alla suddetta normativa, ma anche le loro famiglie. Proprio per questo chiederemo la prossima settimana un incontro urgente in Regione con l’assessore alla Sanità Dr.ssa Flavia Franconi. Non si può aggravare la posizione di gente che tutti i giorni combatte con la propria malattia lasciandola sola ad affrontare anche la gravosa spesa economica relativa alle cure necessarie. Auspichiamo che dopo l’incontro l’assessore alla Sanità attraverso gli uffici provveda celermente al pagamento in favore dell’amministrazione, affinchè quest’ultima possa a sua volta procedere a finanziare le opportune e necessarie cure per tutti coloro che ne hanno bisogno. La nostra proposta – concludono Modarelli e Albanese – è quella di tagliare qualche altra voce in bilancio ma non la spesa sociale”.




Cresce il turismo sociale al Cvl



POLICORO – Sabato 18 hanno lasciato la città jonica il primo dei due gruppi di cittadini residenti a Roma che hanno terminato un progetto sociale dell’Asl Rma di riferimento, regione Lazio, rivolto a persone abilmente diverse. Dopo una valutazione, da parte della pubblica amministrazione capitolina, delle varie offerte dove far trascorrere una vacanza educativa agli utenti della Capitale, la scelta è caduta sul Circolo velico lucano, struttura ricettiva che da anni è in prima linea sia nel turismo studentesco che in quello degli abilmente diversi. Infatti da qualche settimana ospita anche ragazzi lucani dell’associazione Anfass di Patrizia Lofiego in un progetto simile, “diversamentemare”, con la compartecipazione economica del Comune di Policoro, a quello che ha visto impegnati gli adulti romani. Nel dettaglio nei quasi dieci giorni di vacanza dei primi 9 adulti arrivati in riva allo Jonio il 10, si sono cimentati con il piatto forte del Cvl: la vela. Inoltre, seguiti dagli istruttori, hanno svolto attività sportive legate al mare e l’equitazione, mentre per quel che concerne la terraferma hanno soggiornato nella pineta adiacente la riserva protetta del Bosco Pantano nei bungalow immersi nel polmone di verde che circonda il Cvl è parte integrante dell’offerta turistica della stessa struttura. Il 12 luglio è previsto il secondo arrivo con un itinerario diverso legato alla collina con soggiorno a Monte Coppolo (Valsinni) gestito sempre dal Cvl. Uno degli accompagnatori del gruppo che lascerà Policoro sabato, Francesco Gangere, si dice: “soddisfatto della vacanza molto formativa per gli utenti, i quali hanno gradito il programma (formulato da Raffaele Micelli e Roberta Cipriano del Cvl ndr) e dunque un’esperienza che in futuro, sempre tra un anno, si potrebbe ripetere”. Anche il presidente dell’Akiris, cooperativa di riferimento del Cvl, Sigismondo Mangilardi, alla fine di questo primo modulo di attività conferma i passi in avanti fatti dalla sua struttura: “Ci stiamo specializzando sempre di più nel turismo sociale, studentesco e quello delle persone meno fortunate, e cerchiamo di garantire standard qualitativi dei servizi all’altezza della nostra esperienza e delle esigenze dei nostri utenti. Il turismo è un settore nel quale ci sono picchi massimi e minimi di arrivi, ma la nostra sfida nell’accoglienza di tutti è quella di garantire il massimo del servizio in ogni periodo dell’anno a tutti i nostri ospiti se vogliamo veramente essere competitivi e destagionalizzare”. Per rimanere in tema di turismo sociale, fino a fine luglio nel lido “il Veliero” sono ospitati ragazzi di colonie estive dei paesi di Tursi e Montalbano, circa 140 in tutto, che praticano varie attività sportive, tra cui il surf.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

sabato 18 luglio 2015

Pittella: no a perforazioni petrolifere nei nostri mari

"I nostri mari non devono essere utilizzati per le perforazioni petrolifere. Se ciò non dovesse avvenire anche con un dialogo severo, noi metteremo in campo tutte le azioni per impedirlo. Dobbiamo portare a casa un risultato per le tre regioni, che vedono le trivellazioni come un rischio. Abbiamo le armi istituzionali per farlo". Così il presidente della Regione Basilicata; Marcello Pittella, intervenuto questa mattina a Policoro alla manifestazione contro le Trivelle in mare, alla presenza dei presidenti delle Regioni Puglia e Calabria e del sindaco di Policoro. Il governatore lucano ha inoltre  sottolineato "l'importanza della difesa della democrazia anche in presenza di dissensi strumentali e ingiustificati".

No Triv. Leone: “I parlamentari lucani da che parte stanno?”

POLICORO - Rocco Leone, all'indomani della manifestazione contro le trivelle in mare e soprattutto all'indomani delle dichiarazioni del Ministro Guidi.

“Quando ho iniziato questa battaglia mi sono posto l'obiettivo di portare alta l'attenzione su questo grave pericolo che incombe sul nostro mare. Ieri a Policoro, erano presenti tre Presidenti di Regione che sul palco hanno preso determinati impegni affinchè il nostro mare non venga trivellato. Ora mi chedo quale sia la posizione su questo argomento dei nostri parlamentari lucani che hanno il potere e dovere di fermare questo scempio.

Ad oggi nessuna dichiarazione è arrivata e per questo ora è mio dovere incalzare  i nostri rappresentati al governo affinchè  dicano chiaramente da che parte stanno soprattutto dopo le dichiarazioni di mercoledì del Ministro Guidi che devono indurci a non mollare la presa ma a combattere uniti ancora più forte.

Per questo volevo ringraziare i sindaci dei Comuni che Mercoledì mattina erano con me a manifestare. Voglio ringraziare inoltre  tutte le Associazioni di categoria, il Fai, il WWF, Legambiente, la Coldiretti, Green Peace, i Sindacati e tutti coloro  che hanno inteso i motivi della protesta e i suoi obiettivi.”

“La battaglia è solo all'inzio – continua Leone -  e noi lotteremo con tutte le nostre forze per scongiurare il pericolo che incombe sul nostro mare, perchè è dalla tutela di esso che riparte lo  sviluppo di queste tre Regioni perchè non c'è futuro e sviluppo  senza la salvaguardia di questo bene che il Creato ci ha donato.

Quindi – conclude Leone -  questa è la battaglia più importante che le Istituzioni di queste tre Regionia partire dai sindaci per passare dai  Governatori e arrivare ai  Parlamentari, devono fare perchè attraverso il mare questo si proietta il nostro futuro.”

Latronico (FI): pdl per parco archeologico Magna Grecia

POLICORO - “E’ stata definitivamente depositata alla Camera dei Deputati la proposta di legge che mira all’istituzione del parco archeologico della Magna Grecia nell’area dell’arco ionico lucano”. Lo ha annunciato l’on. Cosimo Latronico (FI) primo firmatario della proposta di legge condivisa  da numerosi  parlamentari. “L'istituzione del Parco  appare giustificata dalla straordinaria ricchezza naturalistica e storica dei luoghi, dalla necessità di una gestione autorevole e, non da ultimo, dalla notorietà nel mondo dell’arco lucano. Il tratto della costa ionica in oggetto è peraltro divenuto polo d’interesse europeo, con la proclamazione di ben cinque siti d’interesse comunitario anche se non bisogna inoltre tralasciare la grande ricchezza geologica dei luoghi interessati. Ma soprattutto, il tratto interessato dal Parco è posto sotto la luce dei riflettori di tutto il mondo per la sfida vinta dalla città di Matera che nel 2019 sarà detentrice, per tutto il corso dell’anno, del titolo di Capitale della cultura europea: un titolo meritatissimo che non si può non sfruttare al meglio come vetrina internazionale per tutto il territorio limitrofo.  Il Parco Archeologico della Magna Grecia, in questo quadro, assume dunque il valore di una precisa scelta di strategia territoriale: sottolinea la scelta di un modello di valorizzazione integrato, che ponga il sito archeologico al centro di un sistema territoriale articolato e complesso, capace di esaltarne i valori storici ma anche di porlo in relazione con tutti gli altri valori e attrattive del territorio, dai centri storici, ai musei, all’ambiente naturale, al paesaggio, alle tradizioni. Significa inoltre la volontà di costruire un modello di gestione allargato e partecipato, aperto alla collaborazione e al contributo dei Comuni, delle Province, delle Regioni coinvolte, della Soprintendenza, e quindi capace di offrire tutte le garanzie di qualità, efficienza e capacità operativa in tutti i settori che un programma di valorizzazione ambizioso richiede”.

Pauroso incidente nella zona Lido


POLICORO –Pauroso incidente stradale nella notte tra sabato e domenica, precisamente intorno alle 24:10 nella zona Lido. Complice il semaforo non funzionante dell’incrocio tra via Lido e via Trieste/Fiume per poco non si è sfiorata una strage. Una fiat Punto con a bordo un uomo di Policoro stava rientrando nel centro urbano dal lungomare centrale, quando proprio al pericoloso incrocio una Bmw X5 con a bordo tre giovani di Altamura e proveniente da via Fiume non si è fermata allo stop ed ha imboccato l’incrocio. Il conducente della Punto, che aveva la precedenza in quando camminava sul rettilineo, non ha fatto in tempo a frenare e così le due macchine si sono scontrate e finite entrambe sulla corsia opposta di via Lido (quella che porta a mare) da dove proveniva un’altra auto con una famiglia a bordo. Poi le auto sono finite contro il semaforo che è stato danneggiato. Fortunatamente per come si è sviluppato l’incidente ci potevano essere danni più gravi di quelli registratisi per le persone coinvolte, che fortunatamente ha visto solo il conducente della Punto ricoverato in ospedale, a Policoro, per lievi ferite. Gli altri sono usciti illesi. Sul posto una pattuglia della Guardia di finanza ha garantito la percorribilità di via Lido, mentre gli agenti della Polizia di stato è intervenuta per competenza e per i rilievi del caso coadiuvati dai vigili del fuoco e anche il 118 è stato tempestivo nel soccorso. Per evitare altri incidenti, soprattutto in questo periodo estivo, sarebbe il caso di far funzionare il semaforo, anche perché la mattina è attivo ma stranamente la sera no.

Gabriele Elia 
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 15 luglio 2015

No trivelle. Il 15 manifestazione pubblica sul lungomare centrale. Ma le associazioni ambientaliste si dissociano




POLICORO – Mercoledì 15 luglio la manifestazione indetta dall’Amministrazione comunale per dire no alle trivelle nello Jonio non vedrà la partecipazione di No Triv. Jonio, No Triv. Mediterraneo e No Scorie Trisaia. Le associazioni non condividono il metodo scelto, non il fine, e lo hanno detto a chiare lettere in una conferenza stampa organizzata domenica sera in piazza Eralcea: “Siamo stati i primi a mettere in guardia le Amministrazioni comunali anni addietro del pericolo che correvamo –osserva Felice Santarcangelo con a fianco Giovanna Bellizzi, Maria Antonietta Tarsia e Ivano Farina- e ora i fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione. Però andare in passerella per l’ennesima volta non serve a nulla. Ecco spiegato il motivo per il quale noi non ci saremo. E’ da anni che organizziamo manifestazioni simili, Consigli comunali aperti e cose di questo genere, e se dobbiamo replicare con una passeggiata in giacca e cravatta sul lungomare centrale noi non ci stiamo. Quella del 15 è una manifestazione arbitraria organizzata di sua spontanea volontà dal sindaco Leone e volta alla strumentalizzazione del problema: contro chi si protesta? Cosa si manifesta? Noi invece le nostre manifestazioni ce la paghiamo da soli…gli atti concreti che noi chiediamo sono: escludere il mar Jonio come il Golfo di Venezia dal rischio perforazioni per il principio di precauzione in base al quale se uno studio terzo dimostra che il mare da perforare presenta delle criticità, ebbene lì non si perfora. Inoltre il rischio mare può arrivare anche dalla terra. Bisogna dire no anche alle perforazioni nella terra che si possono ‘allungare’ a arrivare finanche in mare. Inoltre bisognava impugnare l’articolo 38 del decreto legge ‘Sblocca Italia’ che prevede il ritorno delle competenze in materia dalle Regioni allo Stato e ciò non è stato fatto; né le Amministrazioni a tutti i livelli hanno bocciato la politica energetica nazionale nella quale si prevede anche la perforazione del sottosuolo. Per queste e altre ragioni noi non faremo parte della passerella di mercoledì. Oltretutto –continua Santarcangelo e i suoi volontari dell’associazione- chiediamo al Comune di Policoro l’Imu sui pozzi, tasse ad hoc per le estrazioni (vedi il pozzo masseria Morano), una polizza fideiussoria a 30 per le conseguenze ex post delle estrazioni dal sottosuolo come è capitato per alcuni pozzi di Policoro e un monitoraggio continuo per la tutela dell’agricoltura, dell’ambiente circostante dopo le estrazioni verificatesi nel centro jonico negli anni passati. Nulla di tutto questo è stato fatto. Ecco perché riteniamo una presa in giro la manifestazione del 15”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

domenica 12 luglio 2015

Manifestazione No Triv. del 15 luglio. La posizione critica di No Scorie Trisaia

POLICORO - L'iniziativa in oggetto  è frutto di un pensiero personale del sindaco   non condiviso con cittadini e nemmeno con il consiglio comunale  aperto di Policoro.  Il sindaco eviti  di spendere soldi della  comunità per sue iniziative  . Puo sempre fare iniziative personali  a sue spese cosi come le abbiamo sempre fatte noi come movimento nelle nostre iniziative.   La regione Basilicata è responsabile di quello che ha fatto e di quello che non ha fatto sulle trivellazioni in mare e anche in terra (ci sono oltre 7 anni di responsabilità sulla questione ,come ampliamente documentato da ns manifestazioni,stampa,denunce e attivismo delle comunità)  , ora ci ritroviamo con le societa petrolifere in mare e per circa altri 2/3 del territorio della Basilicata intressato da istanze di ricerca petrolifera. Non è certo questo il momento  di far fare la passeggiata sul lungomare alla regione Basilicata e al suo presidente  , ma di produrre atti concreti per fermare l'aggressione petrolifera  prima sulla terra per poi proteggere anche il mare. Riteniamo che le ultime azioni  del sindaco  a partire dallo sciopero della fame trasformatosi in una farsa politica  mediatica  pro regione Basilicata , a cui molti cittadini avevano creduto in buona fede ,siano state  una offesa alla dignità dei cittadini di Policoro sempre in prima linea contro le trivelle prima in terra e poi in mare  Le manifestazioni sono già state fatte dai policoresi in tutti questi anni ,per cui adesso abbiamo bisogno di atti e non di passeggiate.Avremmo gradito una manifestazione  fatta negli uffici di governo piuttosto  che influenzare ignari bagnanti  per far sfilare a testa alta  il presidente della regione basilicata , uno che ha rifutato di ascoltare ben 65 comuni  sull'impugnazione della legge sullo Sblocca Italia . Ma sopratutto costringere  il governo  a far redigere un decreto legge che escluda definitivamente al pari del golfo di Venezia il Golfo di Taranto in base al principio di precauzione cosi come abbiamo richiesto da oltre 3 anni. A giorni  produrremo all'amministrazione comunale  atti  per la tutela della salute pubblica  e delle economie locali  per tutelare salute,ambiente ed economie  dalla ricerca e coltivazione di idrocarburi nel nostro territorio e nel nostro mare.Stesso discorso  sarà fatto nei confronti della regione Basilicata .
Le vicende delle estrazioni petrolifere vanno al di là  della normale amministrazione di un territorio  e non possono essere trattate come tale   perche in determinate scelte  c'e' il futuro di intere generazioni  ,la salute la vita e la dignità delle persone.

Cordiali Saluti
NOSCORIE TRISAIA
M.A.P. N.S.T.
Felice Santarcangelo
portavoce protempore

Da oggi anche il Metapontino ha il suo brand turistico: “La Costa del Metapontino”.



A siglarne la nascita la convenzione, presentata Martedì 7 Luglio a Metaponto, voluta dai Sindaci e gli Amministratori dei Comuni di Bernalda, Policoro, Pisticci, Rotondella, Scanzano Jonico che hanno deciso di collaborare insieme per la programmazione e la organizzazione delle attività in ambito turistico. La convenzione è stata firmata dai Sindaci di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, dal Sindaco di Rotondella, Vito Agresti, dal Sindaco di Nova Siri, Eugenio Lucio Stigliano, dal Sindaco di Bernalda, dall'Assessore al Turismo del Comune di Policoro, Massimiliano Padula e dall'Assessore alle politiche sociali del Comune di Pisticci, Alessandro Vena. Un passo importantissimo quello effettuato dai Sindaci delle comunità metapontine che per la prima volta hanno deciso di sedersi  attorno ad un tavolo per  collaborare  e programmare le diverse tematiche turistiche, ponendosi lo scopo di creare una “destinazione turistica” e di coordinare le diverse azioni e pianificazioni con gli altri Enti interessati in tale ambito. Obiettivo è quello di sviluppare una gestione competitiva e sostenibile delle proprie  destinazioni turistiche attraverso politiche di intervento coordinate ed integrate che perseguano una visione comprensoriale del turismo migliorando qualità dei servizi e creando nuove opportunità  per lo sviluppo territoriale.  Tutti d'accordo, infatti,  gli amministratori nel ribadire l'importanza della creazione del Marchio per affermare il Metapontino come la destinazione turistica per eccellenza della Basilicata. “Il nostro territorio – hanno affermato i sindaci durante la presentazione del Marchio – vanta non solo uno strepitoso mare, che da solo basterebbe per  creare notevoli flussi turistici, ma anche prodotti agroalimentari di eccellenza, siti archeologici di notevole valenza culturale e tanto altro che bisogna valorizzare e promuovere e per questo abbiamo deciso, anche sotto consiglio del Direttore del Direttore dell'Apt, Giampiero Perri, di unire  le nostre forze e lavorare insieme  per far diventare la Costa del Metapontino, una delle principali destinazioni turistiche italiane.” Diverse, difatto, sono le azioni comuni che verranno messe in atto, tra queste l'organizzazione dell'informazione e della programmazione turistica coordinata dell'area costiera, il coordinamento e programmazione sulle tematiche turistiche, fiscali e infrastrutturali anche attraverso il coinvolgimento di enti sovraordinati e di operatori del settore, per incentivare l'acquisizione di investimenti ed il miglioramento di servizi, il coordinamento della programmazione e della comunicazione della “Costa del Metapontino” coni territori dell'entroterra, utilizzando le reti, gli accordi e gli organismi che già operano nel settore. Ad affiancare gli Amministratori durante la presentazione del Marchio, Rossana Florio, Consigliere provinciale di Matera e la dott.ssa Stefania Bruni, responsabile della Promozione e lo Sviluppo dell'Apt, entrambe  daccordo nel sostenere la grande importanza della creazione del Marchio che produrrà nuovi servizi e nuove opportunità per la crescita del territorio.  La Costa del Metapontino, dunque come  punto di partenza per quell'industria del Turismo che è il Metapontino che, come hanno ben affermato i firmatari della Convenzione,  rappresenta ed è a pieno titolo il “Mare di Matera 2019”.

Incidente stradale, morti due romeni


POLICORO – Incidente mortale nella serata del 7 luglio sulla strada statale 106 jonica. Erano le 23:00 circa quando si è verificato un tremendo impatto che ha visto, purtroppo, perdere la vita ad una copia di comunitari romeni:  M.G. il marito del 1967 e N.M.M. lei classe 1970 che lavoravano nel settore agricolo. Stando alle prime ricostruzioni dell’incidente, la cui dinamica non è ancora chiara e sulla quale i carabinieri della Compagnia di Policoro stanno ancora ricostruendo i fatti, marito e moglie si trovavano all’altezza dell’uscita di Scanzano Jonico, esattamente al chilometro 428 in una zona poco illuminata prima di entrare nella galleria che attraversa la città jonica, quando sono stati investiti da una macchina di grossa cilindrata, un Suv Volvo, che li ha presi in pieno e scaraventati a qualche metro di distanza. L’impatto è stato fatale per la giovane coppia di romeni che sono morti sul colpo. A nulla è valsa l’immediata chiamata al 118 Basilicata Soccorso da parte del conducente del veicolo. Infatti nonostante l’arrivo dell’autolettiga i due erano già spirati. Essi stavano camminando a piedi sull’arteria a scorrimento veloce e uno dei due, probabilmente lui, stava portando con sé a mano una bicicletta che è stata rinvenuta nei pressi del luogo dell’incidente. Ora bisogna capire, anche ai fini della ricostruzione fedele dei fatti, se i due romeni stavano camminando, in direzione nord (Taranto), al di là della striscia che separa la carreggiata delle auto o se invece stavano all’interno della corsia riservata alle macchine. Comunque sia il conducente della macchina, un medico pugliese del 1961 neurologo del Policlinico di Bari di ritorno dalla Calabria, subito dopo l’impatto si è fermato per prestare soccorso capendo l’entità grave dell’incidente. I militari dell’arma lo hanno sottoposto all’alcol test dal quale sarebbe emerso che era di poco superiore, quindi positivo, ai limiti stabiliti dalla legge e sembra guidasse a forte velocità. I carabinieri sono stati supportati nell’intervento anche dalla Polizia stradale e dai vigili del fuoco di Policoro. Nonostante i lavori di allargamento della strada degli ultimi anni, prima dei quali la 106 era considerata una strada ad alto tasso di pericolosità  per i numerosi incidenti stradali, l’elenco dei morti, purtroppo, si allunga.

Gabriele Elia
(Fonte il Quotidiano del Sud)

venerdì 10 luglio 2015

Trivelle nello Jonio: il 15 luglio manifestazione interregionale a Policoro

“L’Amministrazione Comunale di Policoro, d’intesa con le Regioni Basilicata, Calabria e Puglia, intende intraprendere tutte le azioni civili ed istituzionali possibili per scongiurare il pericolo di vedere deturpato il nostro splendido Mare a causa dell’installazione di trivelle al largo delle coste joniche, la cui presenza provocherebbe forti ripercussioni in termini paesaggistici, turistici, agricoli, ambientali sui nostri territori.”

E' questo l'incipit della lettera che il Sindaco di Policoro, Rocco Leone, ha inviato a tutte le istituzioni, i Comuni, le associazioni di Puglia, Calabria e Basilicata per invitarli alla grande manifestazione indetta il 15 Luglio alle ore 9:00 per dire con un coro unanime “No alle trivelle nello Jonio” e opporsi così al decreto Ministeriale 122 del 12 Giugno con il quale il Governo ammette le trivellazioni nei fondali marini e quindi anche nel Mar Jonio.

“Avrete avuto modo di constatare – continua la lettera - dalle notizie a mezzo stampa degli ultimi giorni, la mia protesta con lo sciopero della fame con l’obiettivo dichiarato di smuovere gli animi su un tema così importante.

Questa non è la mia battaglia personale. Questa è la battaglia di tutto il popolo jonico, di tutti noi, soggetti istituzionali e non, che abbiamo il dovere sacrosanto di difendere il nostro mare affinché i nostri figli possano ritrovarlo come noi lo abbiamo ereditato dai nostri avi.”

“Potremmo scrivere libri – si legge ancora nella missiva - sull’importanza storica, geografica, economica ed ambientale che lo Jonio riveste da secoli, perché non dimentichiamo che è lo Jonio la culla delle Civiltà: la storia millenaria che narrano le nostre acque ci insegna che da qui è passata la civilizzazione che ha reso il Mondo grande; da qui sono passati un crocevia di genti e idee che hanno concorso alla creazione dell’Europa come la conosciamo oggi, un’Europa democratica che, come ci ricorda anche la nostra Costituzione, vede il “Popolo Sovrano. La battaglia contro le trivelle è solo all’inizio. Solo insieme, senza guardare indietro e a qualche errore commesso, attraverso la nostra civile protesta, possiamo far sentire la voce del popolo jonico, tutto, al Governo.”

“Pertanto – conclude Leone -   l’invito che rivolgo a Voi e ai cittadini che rappresentate, è quello di aderire alla giornata del 15 luglio ’15, Piazza Enotria -Lungomare di Policoro ore 9.00 dove per la prima volta, tre regioni, unite e munite di simboli istituzionali (gonfaloni e fasce tricolore), manifesteranno contro la scelta del Governo Renzi di trivellare il Mar Jonio”.

NOSCORIE TRISAIA

TRIVELLE : DECRETO  LEGGE ESCLUSIONE JONIO  ALTRO CHE PASSEGGIATE A POLICORO

Il sindaco Leone pensa a fare sfilate a Policoro dopo il suo sciopero della fame mediatico pro Pittella quando in realtà le istituzioni invece dovrebbero manifestare presso il governo al fine di ottenere un decreto legge che escluda lo Jonio dalle trivellazioni al pari del golfo di Venezia. La sfilate di cravatte a Policoro i cittadini le trovano già nei saldi di questi giorni. L’istituzione deve fare l’istituzione ( soprattutto la Regione Basilicata) ,  non deve dimenticare il suo ruolo e il suo compito quando proprio nelle manifestazioni contro il petrolio è stata ampliamente contestata dai cittadini in tutti questi anni . La battaglia contro le trivellazioni in terra ferma sono iniziate a Policoro con gli agricoltori di Bosco Soprano già nel 2009  contro pozzo Morano e nel 2008 quelle sul mar Jonio contro la dr 148 della Appennine ,partendo da Metaponto e interessando tutta la fascia jonica lucana, calabrese e pugliese dove migliaia e migliaia di persone hanno fatto cortei, sit in e soprattutto catene umane (vedi gli 8000 della edizione 2014 per la tutela dell'acqua su terra  e del mare dalle trivellazioni petrolifere ).

http://www.pisticci.com/territorio/7169-8000-in-una-catena-umana-per-l-acqua-e-per-i-diritti.html

Per poi finire nella vera grande manifestazione del 4 dicembre di potenza del 2014 proprio contro lo sblocca Italia, per poi continuare fino al 5 luglio 2015 alla foce del Crati.  La gente è consapevole e informata ed è stanca d’istituzioni come la regione Basilicata che non opponendosi allo Sblocca Italia ha mantenuto aperte le porte ai petrolieri in Basilicata e che ora ci ritroviamo nel mar  Jonio dove son proliferate a dismisura le istanze petrolifere. E’ stanca di una regione che non si oppone come nel caso dell’Enel Longanesi alle trivellazioni in mare (nei prossimi giorni vi daremo anche le risultanze su altre istanze in mare).  E stanca delle politiche fossili che hanno impoverito un territorio  e danneggiato le economie locali, prodotto inquinamento, consumo di acqua  e prodotto rifiuti in modo esponenziale . Perdita dei fondi ue  contro poche royalites bloccate dai patti di stabilità ( http://www.olambientalista.it/?p=39245 )

Il comune di Policoro non è stato capace nemmeno di far valere il protocollo di Heraclea cui abbiamo contribuito in modo diretto come gruppi e movimenti   manifestando e scrivendo un protocollo che segnava un cambio di rotta nelle politiche ambientali del golfo di Taranto . D’altronde in quell’occasione la stessa regione Basilicata guidata da De filippo si astenne dal partecipare e da azioni per contrastare le trivelle in mare. Pittella se verrà a Policoro  evidentemente manifesterà contro se stesso insieme a Leone che nella messa in scena dello sciopero della fame si è prestato a una farsa politica offendendo i cittadini di Policoro che avevano creduto nella sua buona fede.  Servono invece azioni forti che la Regione Basilicata deve fare sulle estrazioni in terraferma, bloccando gli iter e applicando il principio di precauzione, colpendo negli interessi i petrolieri la regione Basilicata potrebbe ottenere qualcosa, altro che passeggiate a Policoro che non salveranno l’immagine di un fallimento economico, sociale e politico istituzionale sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Nei prossimi giorni invece chiederemo a Leone azioni amministrative a tutela della salute pubblica in tema di estrazioni, azioni concrete e non messaggi mediatici  poco credibili.

Vertenza Oro Hotel, ex dipendenti vantano crediti. Labarile: si sta cercando una transazione


POLICORO – Per molti dipendenti, o meglio ex, dell’Oro hotel, struttura ricettiva di via Lido, l’estate 2015 non sarà come tutte le altre. Infatti dopo una vertenza lunga non avrebbero ricevuto le spettanze di molte mensilità arretrate. Così hanno deciso di gettare la spugna e lasciare il posto di lavoro. Da Pasqua non sono più in servizio, anche se l’albergo continua la sua normale attività con altri dipendenti, alcuni dei quali andati via nel 2013 e richiamati in “servizio” per l’estate 2015. Però ai più non è sfuggito che nella scorsa primavera l’Oro hotel è rimasto praticamente chiuso, anche il fine settimana, salvo rare eccezioni: matrimoni o feste di un a certa importanza. Ad avanzare soldi non ci sarebbero solo le ex maestranze ma anche fornitori e tutta la galassia di imprese che ruotano intorno ad un albergo. La cosa alquanto strana è che non si riuscirebbe a venire a capo della proprietà della struttura. Non si capisce bene, almeno stando a quello che ci ha riferito qualche ex dipendente, chi sia il proprietario, se è stata data in gestione a chi. Nemmeno gli addetti ai lavori, sindacati, che avevano lanciato l’allarme in tempi non sospetti per il ritardo delle spettanze non ci hanno capito granchè su chi bisogna rivalersi. Per dipanare la matassa abbiamo chiesto al neo assessore alla attività produttive del Comune di Policoro, Domenico Bianco (Fi), se intende convocare un tavolo concertativo su questa vertenza che ha dei contorni paradossali. Chi ha lavorato non prende soldi però è aperta con altre maestranze che a loro volta sono rientrate al lavoro. Bianco ci ha risposto che il pubblico non può entrare nelle vicende private di aziende e dei rapporti di lavoro che le legano ai dipendenti, però quando avrà un quadro più chiaro della situazione, soprattutto quella relativa al pagamento delle imposte locali, se non sarebbero state versate allora metterà in campo tutte le procedure amministrative per venire a capo della situazione. A prescindere da come finirà questo contenzioso, è un vero peccato che un albergo, che in quattro anni, dopo essere stato a sua volta acquistato da imprenditori di Policoro, era riuscito a mettersi in carreggiata riuscendo anche in periodi di bassa stagione ad intercettare flussi di turisti organizzando qualche iniziativa autonoma in piena estate sia nell’occhio del ciclone. Tuttavia l’Oro hotel  continuerà ad ospitare turisti ed eventi anche nel prossimo futuro. Lo assicura Raffaele Labarile, amministratore della società LBM group, supervisore e controllore dell’Oro hotel, il quale da noi incontrato domenica 5 luglio ci ha spiegato che la crisi degli ultimi anni ha creato più di qualche problema sui conti dell’azienda, che ha chiuso in perdita il bilancio. Inoltre non ha nascosto le pendenze in corso con ex lavoratori, una quindicina, e qualche fornitore da parte della società Clark srl proprietaria della struttura ricettiva, la quale a sua volta vanterebbe crediti. Comunque sia il manager pugliese ha sostenuto che la Clark, anche con la mediazione della Confapi di Matera, vuole chiudere le vertenze in atto con un piano di rientro, una transazione, che metta la parola fine al braccio di ferro tra le parti anche perché da ottobre 2014 l’Oro hotel ha una nuova proprietà: Piramide Srl, società pugliese che ha obiettivi ambiziosi di rilancio della struttura, primo fra tutti una sorta di accordo con altri albergatori della costa per poi convenzionarsi con Alitalia per lo sbarco dei turisti nella fascia jonica. Labarile ha concluso chiosando che la nuova società vede di buon occhio le prospettive dell’Oro hotel tanto che nel momento in cui scriviamo ha 12 dipendenti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

martedì 7 luglio 2015

Sindaco Policoro Leone: la battaglia contro le trivelle continua

“Voglio chiarire un aspetto importante sulla mia decisione di sospendere lo sciopero della fame, in seguito al colloquio avuto, Domenica nella mia stanza nella Casa Comunale di Policoro, con il Presidente Pittella.” E' quanto dichiara il Sindaco di Policoro Rocco Leone sulla sua decisione di sospendere lo sciopero della fame, intrapreso sabato mattina per protestare contro la decisione del Governo Renzi di far trivellare il Mar Jonio. “Come Sindaco - spiega in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del Comune -  ho il dovere non di fare la lotta a qualcuno. Sarebbe stato semplice mettermi contro Pittella per avere il sostegno e l'appluso dei suoi detrattori. Ma a me questo non interessa perchè mio compito è quello di lottare per raggiungere obiettivi che vadano in favore della comunità che rappresento. Ora più che mai l'obiettivo che dobbiamo tutti perseguire è quello di salvare il mar Jonio dalle trivellazioni. Per questo ho deciso di protestare attraverso lo sciopero della fame, per porre l'attenzione su un problema che a mio avviso stava passando inosservato da una buona parte delle istituzioni. Il Presidente Pittella, ha finalmente preso degli impegni precisi, impegni che fino ad ora non aveva assunto pubblicamente, tra questi, quello di convocare qui a Policoro i Presidenti delle Regioni coinvolte dallo stesso problema, Puglia, Calabria e forse Abruzzo per indire una grande manifestazione per ribadire il Nostro No alle Trivelle. Parte, dunque, da Policoro la protesta e voglio ricordare che solo lottando insieme, Istituzioni e cittadini, si potrà raggiungere il nostro obiettivo. Per questo ho inviato a tutti i Sindaci delle Regioni coinvolte una lettera per chiedere il loro sostegno che sono certo non mancherà.” “Voglio ringraziare a tutti coloro che in questi giorni mi hanno dimostrato stima, solidarietà e affetto. A tutti dico che non vi deluderò ma che continuerò a tenere alta l'attenzione sul tema. Per questo creerò anche una pagina sul mio social affinchè tutti possano essere aggiornati su ciò che accade. E inutile ribadire che sono pronto a sostenere una rivolta popolare qualora le nostre richieste verranno disattese perchè il nostro Mare non deve essere deturpato. La battaglia contro le trivelle è quindi solo all’inizio, non abbassiamo la guardia e facendo fronte comune, difendiamo la volontà del nostro popolo che dice “No alle trivelle” nel mare della storia.”

Sciopero della fame di Leone contro le trivelle nello Jonio


POLICORO – Nella mattinata del 4 luglio il primo cittadino di Policoro, Rocco Leone (centro-destra), ha iniziato lo sciopero della fame contro la possibilità, sempre più concreta, che anche il mar Jonio venga trivellato dalle compagnie petrolifere. Così in una conferenza stampa ha illustrato il perché di questa sua protesta estrema: “Quella delle trivellazioni è una questione importante, più importante delle scorie. Perché mentre queste ultime sarebbero state messe in sicurezza, le perforazioni sono in mare aperto…non siamo d’accordo sul fatto che questi Governi nazionali vogliano profanare il territorio. No allo sviluppo dall’alto, che è già fallito basti vedere la Valbasento e l’Ilva, ma lo sviluppo deve essere una prerogativa dei territori e di chi li amministra”. Leone chiama in causa anche la dott.ssa  Volo, sottosegretario all’Ambiente con delega al mare: “devo dare atto all’assessore regionale Berliguer (centro sinistra ndr) di avermi fatto incontrare con la Volo e devo dire che la stessa ha affrontato con superficialità il problema in quanto non conosce il territorio e dove si trova. Inoltre si è giustificata sostenendo che l’autorizzazione è stata data dal ministero dello Sviluppo economico. La prima autorizzazione è già stata firmata e ora sarebbero pronti altri 10 permessi di ricerca nello Jonio”. Leone critica le perforazioni anche da un punto di vista del metodo: “dovete sapere –continua- che la tecnica utilizzata è quella dell’air gum: ovvero si spara sott’acqua con una pressione altissima con grave danno per la fauna o flora marina. Questa tecnica in una proposta di legge al Senato era stata considerata reato, però poi alla Camera gli altri reati sono stati confermati mentre guarda caso l’air gum è stata stralciata. Con lo sciopero della fame chiedo ai parlamentari tutti il ripristino del reato ambientale dell’air gum. E la pericolosità di questa tecnica mi è stata confermata, anche se in silenzio, dal sottosegretario calabrese Silvio Grieco che non ha avuto però il coraggio di dirlo agli altri suoi partner di Governo”. Insieme a lui sabato mattina anche l’avv. Lorusso in qualità di presidente dell’associazione Policoro turistica: “l’estrazione del petrolio è una violenza al territorio, opprime il turismo e rappresenta una forma di sviluppo obsoleta. Oggi ci sono le fonti alternative”. Sulla stessa scia anche l'ex presidente del Consiglio comunale della città di Policoro, Giuseppe Callà, che si associa alla protesta del sindaco Leone: "condivido -afferma- tale decisione dell'uomo prima e politico poi di intraprendere lo sciopero della fame come gesto politico eclatante che serve a mobilitare le coscienze dei cittadini contro le istituzioni insensibili alla tutela e salvaguardia delle peculiarità turistiche, ambientali e agricole della costa jonica".

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

domenica 5 luglio 2015

Pubblicato il cartellone estivo 2015

POLICORO - Entra nel vivo l'estate della citta' di Policoro che vedra' i mesi di luglio ed agosto grandi protagonisti con un programma ricco di manifestazioni variegate per accontentare le diverse esigenze. Un cartellone estivo frutto del bando degli eventi voluto dall'Amministrazione Comunale e dall'Assessorato al Turismo per regolarizzare la programmazione che grazie al Bando e' riuscita a destagionalizzarsi dato che le manifestazioni sono spalmate in tutto l'anno solare e non solo nel periodo estivo. Un' estate comunque che a Policoro dal punto di vista eventi ha preso il via gia' da maggio se si pensa alle diverse "Manifestazioni - dichiara l'Assessore al Turismo Massimiliano Padula- inserite nel nostro Cartellone e che hanno arricchito i nostri fine settimana. Ricordiamo infatti la tappa del Motocross sulla spiaggia, Balloon, La sagra della fragola, le serate dedicate alla nostra Patrona, la Mostra Mediterranea e tante altre ancora. Un grandissimo merito vanno alle associazioni e ai privati che si impegnano per la realizzazione degli eventi che arrichiscono la nostra estate. L'amministrazione con il Bando degli eventi ha cercato di dare una mano alle associazioni e in termini economici, con la selezione dei cinque eventi che rispecchiassero i criteri di valutazione e di visibilita'. L'obiettivo e' stato raggiunto essendo Policoro la citta' dell'arco jonico ad avere gia' da maggio il calendario che quest'anno si chiudera' a dicembre. Ora stiamo per vivere i mesi piu' intensi e ricchi dell'estate. Noi - conclude Padula- da parte nostra abbiamo messo in campo tutte le leve necessarie per renderla unica adesso il compito spetta ai cittadini e si turisti che devono viverla e raccontarla anche attraverso il nostro #mypolicoro".