venerdì 6 novembre 2015

Costa jonica, Arpab avvia indagine su qualità ambiente marino

L’ARPAB partecipa con il proprio Centro di Ricerche di Metaponto. L’ARPA Basilicata ha avviato la prima campagna a mare prevista dal Programma di Monitoraggio della Strategia marina finanziato con i fondi del Ministero dell’Ambiente previsto dalla Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino 2008/56/CE (MSFD, Marine Strategy Framework Directive). La campagna prevede attività mirate a determinare mediante la valutazione di una serie di parametri chimici, fisici e biologici lo stato di qualità dell’ambiente marino nell’area di pertinenza di ARPAB che a sua volta rientra nella sottoregione Mare Mediterraneo Centrale e coinvolge le regioni Basilicata, Calabria e Sicilia e si svolgeranno con cadenza mensile . Gli studi che verranno condotti da ARPAB attraverso la struttura del proprio Centro di Ricerche di Metaponto e costituiranno uno strumento fondamentale per la valorizzazione e la tutela del nostro mare e per la futura politica marittima italiana e dell’intera Unione europea. Le aree di indagine sono costituite da stazioni poste ortogonalmente alla linea di costa prospiciente l’area di Metaponto e alla foce del Sinni posizionate  rispettivamente a 3, 6 e 12 miglia marine e a  2,  2, 5 e 3  miglia marine dalla costa. In tali stazioni si condurranno studi finalizzati alla valutazione del carico di nutrienti e dei contaminanti sino ad una profondità di 100 metri.  Il programma di monitoraggio prevede anche lo svolgimento di attività a terra  che consistono nella valutazione qualitativa dei rifiuti spiaggiati  in un’area compresa tra Bernalda (Metaponto), Pisticci e Scanzano Ionico. “L’obiettivo di tali studi  -precisa il direttore generale Aldo Schiassi -sono la determinazione dello stato di qualità ambientale del mare ed le eventuali politiche  necessarie a portare ad uno stato buono il mare entro il 2020 essendo consapevoli che l’ambiente marino costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto, salvaguardato e, ove possibile, ripristinato al fine ultimo di mantenere la biodiversità e preservare la diversità e la vitalità di mari ed oceani che siano puliti, sani e produttivi”.

Nessun commento:

Posta un commento