sabato 1 ottobre 2016

Riordino sistema sanitario, audizioni in quarta Commissione regionale. Si è discusso anche dell’ospedale di Policoro

POLICORO - Nei giorni scorsi si è riunita la Commissione consiliare regionale (Politica sociale) E’ intervenuto Francesco Labriola, portavoce del Comitato “#ospedalepolicorononsitocca" che ha illustrato ai commissari un emendamento all’art. 2 del Ddl della Giunta (in base al quale l'Asm è destinata ad assumere la titolarità del presidio ospedaliero Dea di primo livello “Ospedale Madonna delle Grazie di Matera" e del presidio ospedaliero di base, sede di Psa di Policoro " Giovanni Paolo II") che  mira a “definire le forme e i contenuti della cooperazione tra le due strutture ospedaliere per garantire integrazione funzionale, anche di natura dipartimentale, uniformità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie”. Tra le altre richieste quella di dotare il nosocomio policorese di una unità intensiva generalista h 24, con 8 posti letto di cui 4 per intensivi e 4 per sub intensivi, al fine di evitare che i casi critici vadano fuori regione (Taranto - Lecce); di sperimentare ambulatori aperti non stop  durante le ore pomeridiane, il sabato e la domenica  al fine di ridurre i tempi lunghi di attesa; l’ospedalizzazione domiciliare con l’utilizzo del sistema innovativo della telemedicina; di confermare i 120 posti letto, ritenendo tale dotazione in perfetta congruità con l’utenza territoriale di riferimento. "Comprendiamo le ragioni che portano a trovare soluzioni a una problematica molto seria, rispetto alle disposizioni sul pareggio di bilancio, sui posti letto e sugli orari del personale sanitario - ha detto Labriola -, ma la proposta della Giunta determinerebbe il ridimensionamento del nostro nosocomio. È possibile invece attuare una politica virtuosa per riportare la spesa farmaceutica nei parametri nazionali e diminuire la spesa per l'energia. Il disavanzo di circa 700 mila euro dell'ospedale di Policoro è poca cosa rispetto al disavanzo complessivo del sistema sanitario regionale pari a circa 20 milioni di euro. Nei mesi estivi, avendo la Calabria chiuso i nosocomi di frontiera, l'utenza dell'ospedale di Policoro viene triplicata. Per questo, nonostante le difficoltà, con un lavoro più puntuale è possibile mantenere l'autonomia dell'ospedale di Policoro, anche per evitare una diminuzione dei servizi".





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