sabato 29 aprile 2017

Enrico Mascia presenta la sua candidatura a sindaco di Policoro


POLICORO – “La domanda crea l’offerta”. Prende in prestito un principio di economia per aprire ufficialmente la sua campagna elettorale il candidato sindaco del centro sinistra, Enrico Mascia, alle amministrative di domenica 11 giugno con possibile ballottaggio il 25. E lo fa dal suo quartier generale, il comitato elettorale, che egli stesso definisce l’officina delle idee, di piazza Ripoli nella serata del 25 aprile. Aria serafica di buon padre di famiglia si candida per essere una sorta di pacificatore in una città divisa su tutto. Ascolta tutti e si reca personalmente a casa dei cittadini, previa telefonata di cortesia, davanti ad una tazzina di caffè per ascoltare bisogni e problemi dei suoi concittadini. E chi non vuole aspettare il suo arrivo, può recarsi nel comitato e lasciare un messaggio nella bacheca appositamente allestita per raccogliere le istanze dal basso. Tutto viene vagliato perché ogni semplice messaggio può essere una proposta: dall’osservatorio sociale, una sorta di monitoraggio sui problemi della città, al forum dei giovani; passando poi alla bandiera verde per la città di Policoro che possa esaltarne i contenuti naturalistici e ambientali presenti: primo fra tutti il Bosco Pantano. Enrico Mascia da buon ammiraglio della Marina militare non è abituato e prendere ordini da nessuno, ma un buon condottiero ascolta e poi decide perché senza squadra non si vince. E la sua è composta da 5 liste: Uniti per Policoro, Casa dei moderati, Pd, Alleanza di centro, Sviluppo e lavoro, più, spera, l’intera città di Policoro all’indomani del 12 o più tardi il 26 giugno prossimo. Nel frattempo che la città decida chi sarà il nuovo primo cittadino, per ora gli 80 candidati remano nella stessa direzione non perdendo di vista i tanti problemi che attanagliano la comunità. Lui non li sottovaluta, anzi pensa in grande. Ad esempio vuole che Policoro non sia la provincia di Matera, ma una città comprensorio con tutti i Comuni della costa che a loro volta siano il mare dei Sassi in grado di attirare il flusso turistico di Matera 2019 grazie al mare, porto degli Argonauti e Marinagri, circoli velici e l’ambiente che circonda questo lembo di terra con veduta sullo Jonio. Ma l’ospitalità di una città che si vuole caratterizzare per essere turistica non può prescindere dalle suo origini. E chi meglio di lui le può conoscere visto che vive nel centro jonico dal 1958, anno in cui Policoro era ancora una frazione di Montalbano! Quando poi l’anno successivo divenne Comune autonomo cambiò rotta e iniziò quello sviluppo economico che lo portò in breve tempo ad diventare una delle città più grandi della Lucania, grazie anche a quella felice intuizione della Riforma fondiaria che Mascia vuole riproporre in chiave turistica recuperando le palazzine (case coloniche) in bed and breakfast per dare più ospitalità al flusso turistico di Matera 2019 e mettendo così a sistema dei turisti: mare, ambiente, storia della città jonica. La sua parola d’ordine è: essere inclusivi, anche nei confronti di chi nella vita è stato meno fortunato. Ad esempio propone di utilizzare i palazzetti dello sport, soprattutto PalaOlimpia, in una sorta di cittadella dello sport organizzando delle Paraolimpiadi e costituire dei comitati di quartiere dove ascoltare e poi tramutare in azione politica, la dove c’è la possibilità, le legittime aspettative dei policoresi. Punta a salvare la città proprio come fa un capitano, anzi ammiraglio, che si rispetti, quando l’imbarcazione naviga a vista. Alla presentazione delle liste c’erano parte dei candidati, alcuni dei quali si sono presentati con l’entusiasmo di chi è sicuro di aver scelto un rassicurante timoniere.
Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano del Sud)

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